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16 agosto 2012
La Spending review ?ɬ® legge: cosa cambia nell?¢‚Ǩ‚Ñ¢immobiliare
Dopo lunghe discussioni politiche e alcuni voti di fiducia, in questi giorni ?ɬ® diventata legge dello Stato italiano la Spending Review
Dopo lunghe discussioni politiche e alcuni voti di fiducia, in questi giorni è diventata legge dello Stato italiano la Spending Review o, per chi preferisce la nostra lingua, la revisione delle spese. Il provvedimento è volto non solo a portare nuova linfa alle casse italiane, ma anche a razionalizzare spese (e sprechi) che hanno minato seriamente l’economia italiana e che oggi, evidentemente, non ci possiamo più permettere. Una parte dei provvedimenti contenuti nel documento approvato dalle Camere riguarda anche il settore degli immobili, pubblici come privati, ecco di seguito alcuni dei cambiamenti più importanti.
La razionalizzazione dei costi parte da quella degli spazi. In tutti gli uffici pubblici dovrà obbligatoriamente essere applicato il rapporto fra metri quadri e dipendenti. A ciascun lavoratore degli uffici dello stato e degli enti locali dovrà essere garantito uno spazio compreso fra i 20 e i 25 metri quadri, non oltre. Addio quindi agli uffici immensi occupati da una o due persone e benvenuti ai risparmi; nel documento si esplicita anche il limite temporale per adeguarsi alle nuove misure (3 ottobre 2012) e che una quota pari al 15% del risparmio così ottenuto potrà essere impiegato dagli Enti per attuare progetti volti a migliorare la qualità degli ambienti lavorativi.
Il Governo Monti ha messo mano anche al capitolo delle locazioni, attive e passive, degli uffici pubblici. A far data dal 1 Gennaio 2015 i canoni di locazione degli uffici della Pubblica Amministrazione dovranno essere ridotti del 15% mentre, per favorire la diminuzione delle spese legate alle locazioni passive, viene incentivato l’uso (gratuito) da parte delle Amministrazioni di tutti gli stabili oggi di proprietà di Enti locali o Regioni. Relativamente all’edilizia convenzionata, invece, viene ridotto di dieci anni, passando dagli attuali trenta ai venti, il limite utilizzabile per il calcolo della durata delle convenzioni.
Al fine di giungere alla riduzione del debito pubblico, il Ministero dell’ Economia ha utilizzato la sua SGR (sigla che indica la Società di Gestione del Risparmio) per dar vita a due distinti fondi di investimento immobiliare. Il primo, definito Fondo Diretto, è finalizzato tanto al trasferimento di diritti reali immobiliari e di immobli di propretà statale oggi inutilizzati; il secondo, definito Fondo Difesa, servirà per monetizzare le propriietà immobiliari del Ministero della Difesa oggi non più in uso. Una novità importante è anche quella che prevede la regolarizzazione dei valori catastali di tutti gli immobili di proprietà dello Stato italiano, inclusi quelli in uso alla Difesa.
Grazie ad una modifica dell’attuale Codice dell’ordinamento militare viene semplificato il procedimento di alienazione e vendita, anche a privati, degli alloggi militari. Gli accordi sottoscritti fra gli acquirenti e l’Amministrazione della Difesa saranno immediatamente trascrivibili e potranno procedere alla regolarizzazione catastale dell’immobile anche gli stessi acquirenti.
In ultimo vengono ufficializzate due incorporazioni importanti fra organizzazioni dell’Amministrazione Pubblica. I Monopoli di Stato vengono incorporati all’Agenzia delle Dogane la quale, da ora in poi, assumerà il nome di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, mentre all’interno dell’Agenzia delle Entrate viene inserita l’Agenzia del territorio.
Entrambe le strutture saranno operative nella loro nuova forma a partire dal prossimo 1 Dicembre. Nessun pericolo per lo staff attualmente impiegato nelle strutture incorporate; secondo quanto indicato nel Decreto Legge sarà interamente riassorbito così come avverrà per le relative funzioni, le risorse finanziarie e quelle strumentali.
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